Composizioni grafiche slegate le une dalle altre, accostate esclusivamente per la loro componente grottesca e ludica, quest’ultima soprattutto riferita al processo ideativo ed esecutivo.
I capricci sono infatti delle improvvisazioni fantasiose che non raccontano necessariamente qualcosa. In alcuni casi è il gioco del segno che nel modularsi aspira ad evocare delle sensazioni.
- Il Wenge, tratto da “Cari mostri” di Stefano Benni