Il progetto è incentrato su quel processo di apprendimento chiamato per l’appunto “prova ed errore”, che comporta uno studio approfondito legato a un’esperienza diretta che, attraverso diversi tentativi, approda a una conoscenza.
Pensato nel 2014 per omaggiare il bicentenario della nascita di Francesco Minà Palumbo, importanitissimo studioso castelbuonese, il lavoro include un quaderno, che si configura come opera complementare, (realizzato riutilizzando le carte dei mercati di Palermo, da Carmela Dacchille con il suo progetto Edizioni Precarie) che documenta gli studi effettuati e il processo creativo da cui è scaturita l’opera finale su tela. Il soggetto rappresentato, il “Suberis Pseudanopterus st.”, è l’unione di tre specie viventi delle Madonie, calssificate in passato da Minà Palumbo: un albero (la sughera), una pianta (Iris Psudacorus L.), e un rapace (Neophron Percnopters, meglio noto come Capovaccaio). Oltre a unire in un’unico esemplare le tre specie indicate, si è costruita una classificazione tassonomica di invenzione con una descrizione dell’esemplare corrispondente.